Cresce l’attesa attorno a quello che, nonostante le tante polemiche suscitate sin qua, rappresenta uno degli appuntamenti economici più importanti per l’Italia degli ultimi decenni: l’Expo 2015 di Milano.

L’esposizione sarà ospitata nella zona nord-ovest del capoluogo lombardo, che da ottobre 2011 è un immenso cantiere in cui (ultimamente) si opera a ritmi febbrili per completare i lavori entro i primi mesi del 2015. Su quest’area sorgerà una “piccola città” (l’ormai famosa “piastra” per gli addetti ai lavori), completa di tutti i servizi e le infrastrutture per soddisfare le esigenze di milioni di visitatori.
Il Sito espositivo è stato progettato prendendo spunto dal tema dell’Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Volutamente semplice, esso fa riferimento alla struttura delle città romane: è organizzato intorno al “Decumano“, un asse di 1,5 km, battezzato World Avenue, dove sorgeranno i padiglioni dei vari paesi, e al “Cardo”, una strada perpendicolare di 350 metri lungo la quale si distribuirà la partecipazione italiana.

Da tempo è online il portale generale dell’esposizione (http://www.expo2015.org). A questo si è aggiunto invece da pochi giorni il sito web dedicato al cantiere della cittadella espositiva: www.expocantiere.expo2015.org.

Il sito ha un merito su tutti: riesce finalmente a restituire l’immagine di qualcosa di reale, concreto, di sostanza che prende forma. Dopo fiumi di parole, nomine, organigrammi, sostituzioni, gare, accuse politiche, veti incrociati e tanta polvere, ora si possono osservare le foto dei terrapieni, degli scavi, delle gru in azione e prendere visione di ciò che sta per trasformarsi e ciò che sarà, con il programma dei lavori, i futuri allestimenti, i cambiamenti viabili, fino a scoprire dove si potrà prendere il caffè…

Detto questo, da segnalare positivamente (almeno sulla carta) una sezione dedicata al tema della sicurezza e legalità (inutile ricordare quanti e quali siano i potenziali rischi in tal senso) e un’area relativa alla sostenibilità ambientale. In particolare qui gli utenti possono apprendere dell’esistenza di un “Osservatorio Ambientale Expo 2015” che ha il compito di monitorare gli impatti ambientali delle diverse attività prima, durante e dopo l’avvenuta esposizione universale. In questo caso, però, ci appare riduttivo limitarsi a presentare un testo e degli allegati tecnici di approfondimento: proprio per il tema di Expo 2015 (“nutrire il pianeta, energia per la vita”) e perché Milano si è posta l’obiettivo di cogliere l’opportunità di questo grande evento per cambiare pelle e diventare una smart city a tutti gli effetti, tutte le dinamiche a carattere ambientale richiederebbero ben altra rilevanza, sia in termini di trasparenza circa le emissioni legate alle attività di cantiere e a tutti gli altri indicatori ambientali, sia in termini di divulgazione delle azioni svolte dall’Osservatorio. Per citare soltanto un paio di esempi, laddove si scrive che “il range emissivo complessivo individuato è stato stimato preliminarmente tra 939 e 1.420 kton CO2eq” si ha l’impressione che si stia parlando soltanto agli addetti ai lavori, così come ci si aspetterebbe una sintesi divulgativa del Piano di Monitoraggio ambientale ante-operam (almeno per gli indicatori principali) anziché rimandare alla lettura del documento tecnico nella sua forma estesa di 46 pagine.

Un ultimo punto, certamente importante per il suo carattere di pubblica utilità, è rappresentato dall’area “infoviabilità”: anche in questo caso, però, i conti non tornano.

Da una sezione di questo tipo ci si aspetterebbe di ricevere informazioni, se non in tempo reale, almeno aggiornate. Invece le informazioni viabili sono ferme al mese di Giugno. E la cosa paradossale è che sui siti di informazione locale in questi giorni viene data puntuale notizia di una modifica della viabilità operativa dal 2 al 10 Settembre, rimandando per ulteriori informazioni, proprio al sito del cantiere Expo…che però sembra essere ancora in ferie…

Siamo partiti dai meriti e siamo arrivati alle criticità: rimandiamo, insomma, il giudizio su questo strumento di comunicazione pubblica. Uno strumento importante, se alimentato e aggiornato…