ReTuna Recycling Gallery di Eskiltuna, una ventina di chilometri da Stoccolma. Inaugurato nell’agosto del 2015, ospita ben 14 negozi del riuso e un ristorante biologico rigorosamente a km zero. Al suo interno si possono trovare decine di generi diversi, dai vestiti, ai mobili, alle apparecchiature elettroniche, tutto quanto possa essere recuperato e riutilizzato. Ribaltando l’idea del centro commerciale come cattedrale dello spreco e del consumismo, questa idea che viene dal freddo dimostra che tutto può diventare sostenibile, se alla base vi è un’idea. Il ReTuna Recycling Gallery ha al suo interno un’area in cui i clienti possono lasciare ciò di cui desiderano disfarsi; il tutto poi viene controllato, ripulito e aggiustato dagli appositi addetti per far sì che possa essere rivenduto. Il centro punta a rendere attivi in primi persona i cittadini, favorendo un’educazione al recupero anche grazie ai numerosi corsi di “progettazione, riciclo e riuso” che si tengono annualmente, lezioni per imparare e migliorare le tecniche del fai-da-te. Dai Restart party londinesi torinesi, al mall svedese del riciclo scorre una medesima idea: allungare la vita degli oggetti, opponendosi ad un’obsoloscenza programmata che riempie il mondo di rifiuti. Anche l’Unione Europea ha adottato questo tipo di visione, approvando il pacchetto di leggi sull’economia circolare. In Italia un’esperienza simile la conduce Mercatino, con la sua rete ramificata e le recenti iniziative volte a contabilizzare il risparmio di inquinanti generato dall’acquisto di un bene usato.]]>