Il degrado del mondo naturale va a discapito degli sforzi per ridurre la povertà: questo è l’avvertimento degli scienziati secondo i quali l’unica possibilità per raggiungere la prosperità globale è l’integrazione degli obiettivi per contrastare la povertà con quelli per l’ambiente.

In un articolo pubblicato sulla rivista Nature, il professor David Griggs, direttore del Monash Sustainability Institute in Australia, sostiene che la focalizzazione esclusiva sugli obiettivi per la riduzione della povertà concordati nei millennium development goals (MDG) nel 2000, e che scadono nel 2015, non è più sufficiente.

I vecchi obiettivi vanno integrati con target ambientali globali per creare nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile, ovvero “sustainable development goals” (SDGs):

  • 1° Goal: Condizioni di vita e lavoro sane.
    Porre fine alla povertà e migliorare il benessere garantendo l’accesso all’istruzione, al lavoro, all’informazione e a una sanità e abitazioni migliori. Ci vogliono obiettivi per l’aria pulita basati sulle linee guida dell’OMS relative agli agenti inquinanti come il carbonio nero.
  • 2° Goal: Sicurezza sostenibile per il cibo.
    L’obiettivo MDG per la fame va esteso e vanno assunti obiettivi per limitare l’utilizzo dell’azoto e del fosforo nell’agricoltura; il flusso del fosforo verso i mari non dovrebbe superare i 10 milioni di tonnellate all’anno e gli scarichi di fosforo nei laghi e nei fiumi vanno dimezzati entro il 2030.
  • 3° Goal: Sicurezza sostenibile per l’acqua.
    Raggiungere l’accesso universale all’acqua pulita e all’igiene di base. Ciò fornirebbe un contributo agli obiettivi MDG per la salute, ridurrebbe il ruscellamento globale a meno di 4.000 km cubici all’anno e limiterebbe i volumi tratti dai bacini fluviali a non più di 50-80{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} del flusso medio annuo.
  • 4° Goal: Energia pulita universale.
    Migliorare l’accesso a basso costo all’energia pulita per minimizzare l’inquinamento locale e gli impatti sulla salute e mitigare il surriscaldamento globale. Ciò è funzionale all’impegno Onu per energia sostenibile per tutti, e anche agli obiettivi MDG relativi all’istruzione, all’uguaglianza di genere e alla salute.
  • 5° Goal: Ecosistemi sani e produttivi.
    Sostenere i servizi per la biodiversità e gli ecosistemi migliorando la gestione, la valutazione, la misurazione, la conservazione e il recupero. Le estinzioni non dovrebbero superare di 10 volte il tasso naturale. Almeno il 70{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} delle specie di qualunque ecosistema e il 70{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} delle foreste vanno conservati.
  • 6° Goal: Governance per comunità sostenibili.
    Trasformare la governance e le istituzioni a tutti i livelli per promuovere gli altri cinque obiettivi di sviluppo sostenibile, valorizzando le partnership MDG e incorporando gli obiettivi ambientali e sociali nel commercio, negli investimenti e nella finanza globali. Le agevolazioni sui carburanti fossili e le politiche che sostengono metodologie agricole e di pesca non sostenibili vanno abolite entro il 2020.

 

Fonte: The Guardian