Un comitato federale statunitense ha pubblicato una bozza della terza relazione di valutazione del clima nazionale, che offre un’analisi articolata delle più recenti e collaudate informazioni sulla diffusione e sugli effetti del surriscaldamento globale negli Usa.

Mentre le informazioni fornite non sono del tutto nuove, le prove di un rapido cambiamento climatico – causato principalmente dalle attività umane, tra cui la combustione diffusa di carburanti fossili – sono più pressanti e più chiare che mai. Gli episodi meteorologici estremi sono sempre più numerosi, e la possibilità di un collegamento tra almeno una parte di tali episodi e il cambiamento climatico dovuto alle attività dell’uomo, è maggiormente supportata dalle prove scientifiche.

Gli Usa dovrebbero aspettarsi effetti più rilevanti su una più ampia gamma, dalle coltivazioni alle fonti di acqua naturale, tali da rendere necessari programmi migliori e più ampi per consentire un miglior adattamento al cambiamento climatico”, si legge nel documento. La bozza della relazione, redatta dal National Climate Assessment Development Advisory Committee, scritta e raccolta da un gruppo di 240 scienziati, verrà sottoposta a un periodo di revisione e commento pubblico di tre mesi.

Il cambiamento climatico è una grande sfida per la società”, afferma il comitato in una lettera al popolo statunitense. “La relazione e il processo di valutazione in via di elaborazione costituiscono passi in avanti per migliorare la nostra analisi di tale sfida e le importanti ripercussioni per la nostra nazione e per il mondo”.

Secondo Gene Karpinski, presidente della League of Conservation Voters, la relazione conferma quello che molti americani sanno già. “L’uragano Sandy e gli episodi senza precedenti di siccità, le alluvioni e le ondate di caldo documentate in tutto il Paese non sono avvenimenti casuali, sono il risultato di un surriscaldamento del clima molto più veloce di quanto si pensasse. Se ritardiamo nel rispondere a tale cambiamento, i costi per affrontarne gli effetti potranno solo aumentare, e gli estremi meteorologici sperimentati finora saranno solo l’inizio. Questa relazione deve svegliarci: dobbiamo darci da fare ora”.

Fonte: The Huffington Post